Turismo 2.0, Destination Marketing e Reputation
Cos’è successo al Turismo in questi ultimi anni? E’ cambiato il mercato, ma soprattutto è cambiato il “turista”, siamo passati da un turismo di destinazione al turismo di motivazione.
IERI
Avevamo molte offerte, tutte fortemente standardizzate, sicuramente poco flessibili distribuite in canali stabili. Insomma il turista doveva solamente scegliere quello che più gradiva e si doveva adeguare. Il marketing turistico era impostato prevalentemente sulla “destinazione” con tutte le sue attrattive i suoi servizi e le sue risorse.
OGGI
Cos’è che ha cambiato il turismo? il progresso tecnologico ha cambiato il turista e gli scenari. Il grosso problema sta nel “marketing turistico” che non è riuscito a stare al passo e gli operatori hanno perso il controllo della promozione della propria struttura.
Ci siamo trovati di fronte ad un turista che non era interessato solo alla destinazione ma anche ad una serie di attività “in loco” legate sia alle proprie passioni che alla parte culturale della destinazione. Ecco perché all’inizio di questo mia articolo ho parlato di “turismo di destinazione e turismo di motivazione”.
La tecnologie ed i canali digitali hanno facilitato questo processo di targhettizzazione, ma nello stesso tempo ha creato anche un gap tra i nuovi turisti e le poche strutture che sono riuscite a stare al passo con il “nuovo marketing turistico”.
IL TURISTA ATTIVO
L’utilizzo dei nuovi canali digitali hanno concesso al turista un grande privilegio….quello di “turista attivo”. Difatti oggi il turista ha la possibilità cercare, intervenire, esprimersi e confrontarsi sulla destinazione turistica. Questa non potrà fare altro che entrare nel mercato delle conversazioni all’interno delle quali sarà solo il turista a promuoverle o stroncarle.
Bene, a questo punto nasce un’altro problema: la reputazione. Il turista di oggi si fida più delle informazioni raccolte da persone come lui che dei contenuti delle strutture stesse. Proprio per questo la “reputazione” di una destinazione è talmente importante da stabilirne il fallimento o il successo.
DUNQUE
Tirando le somme, possiamo dire che il “Destination Marketing” non deve più convincere o comunicare al turista, deve attirare l’attenzione, sedurre, creare engagement, coinvolgere…..ma soprattutto costruire un rapporto di fiducia con il turista.
Appurato che la “reputazione” farà vincere o meno la nostra destinazione, è sempre più importante imparare a gestirla. Tutto questo farà da propulsore alla comunicazione ed alla promozione della nostra struttura.
Nei prossimi post cercheremo di capire ancora più in profondità il nuovo “marketing turistico” parleremo di coda lunga e della trasformazione della “domanda”.
Grazie a tutti,
Marco
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